Home

Richiedi preventivo
0 oggetti inseriti
Ricerca nel sito

Ricerca per codice articolo

Generalità sugli O-ring in gomma

Introduzione
Le prime tenute con O-Ring hanno già più di 100 anni e sono state  registrate nel 1882 come anelli di tenuta per vetro in un brevetto  per rubinetti per acqua di Th. A. Edison. Altri brevetti con applicazione  di O-Ring sono stati rilasciati nell'America del nord nell'anno  1930. Il cammino trionfale dell'O-Ring ha avuto inizio solo dopo la  scoperta e lo sviluppo del caucciù sintetico verso l'anno 1930.  Lo sviluppo ininterrotto nel settore dei materiali, e specialmente la  creazione di nuovi gruppi di elastomeri, sostiene efficacemente i  campi di applicazione sempre più numerosi degli O-Ring. Oggi giorno, l'O-Ring è la tenuta più diffusa, che viene applicata in milioni  di pezzi in tutti i rami dell'industria.  La conformazione semplice, il montaggio e la manutenzione facili  ed il ridotto spazio richiesto sono, oltre alla tenuta elevata, i vantaggi  più importanti. L'O-Ring può essere impiegato dinamicamente  e staticamente. Per la resistenza al fluido ed alla temperatura è altrettanto  importante la corretta scelta del materiale. L'O-Ring rimane  sempre l'elemento di tenuta col migliore rapporto prezzo/prestazioni.
 
Costruzione
L'O-Ring è un anello circolare senza fine a sezione circolare. Esso  viene fabbricato con strette tolleranze e con elevata finitura superficiale e può assicurare la tenuta radiale ed assiale. Le dimensioni  vengono contrassegnate dal diametro interno d1 e dal diametro  della corda d2.  Grazie alla sua forma semplice e simmetrica, l'O-Ring, come elemento  di tenuta a doppio effetto, è una forma di tenuta ideale per  molte applicazioni. Le numerose dimensioni disponibili e la grande  scelta di materiali rendono possibile risolvere una quantità di problemi  di tenuta.

 

 
Determinazione delle dimensioni  
Il diametro interno (d1) viene determinato con calibri a tampone a gradini o, per O-Ring più grandi, con metro a nastro. In caso di necessità è anche possibile determinare la lunghezza stirata dopo il taglio dell'O-Ring; ma in questo caso si deve tenere conto degli errori di misura. Il diametro della corda (d2) viene misurato radialmente ed assialmente con strumenti di misura senza molla. Sono possibili anche delle misure senza contatto con un proiettore di profili.

Funzionamento  

Gli elastomeri si comportano come liquidi ad elevata viscosità. Una  pressione esercitata su di essi si propaga praticamente con la stessa  intensità in tutte le direzioni (legge fondamentale dell'idrostatica  di Blaise Pascal). Le forze di compressione provocate dal montaggio  dell'O-Ring in direzione radiale ed assiale vengono sovrapposte  dalla pressione del fluido da contenere. Ne risulta una compressione  generale di tenuta che aumenta con l'aumentare della pressione  del fluido.  I polimeri ed i materiali metallici non reagiscono a sollecitazioni di  pressione, ossia la tenuta viene ottenuta solo mediante compressione.  Per questo, gli O-Ring in PTFE vergine sono previsti per un'unica  compressione e richiedono un montaggio in alloggiamento. Per gli  O-Ring metallici esiste la possibilità, mediante esecuzione di fori  di sostegno della pressione, che la pressione del fluido favorisca la  forza di compressione.

 

La compressione massima di tenuta z e l'appoggio dell'O-Ring z1  sono funzioni del diametro di corda d2 dell'O-Ring, della durezza  dell'O-Ring, della compressione stabilita (d2 – D) e della differenza  di pressione (P1 – P2).
Quando gli O-Ring e le sedi di montaggio vengono definiti in base  ai dati del nostro catalogo, si può contare su una «tenuta tecnica»,  che può essere descritta come segue: 
  • Tenuta tra parti in riposo:  con liquidi si può contare su una tenuta senza perdite, con gas si  hanno perdite per diffusione.
  • Tenuta tra parti in movimento:  con liquidi può formarsi sulla superficie di scorrimento un film del  fluido, che può dar luogo a perdite di tenuta a lungo termine. Con  gas si verifica una perdita in corrispondenza della superficie di  scorrimento.

La pratica dimostra che questa definizione ha un carattere di validità  generale. Delle condizioni variabili d'impiego, come, per  esempio, variazioni di temperatura e di pressione, possono dare  eventualmente luogo a delle perdite. 

Identificazione degli elastomeri

Designazione del materiale

Nome commerciale

Produttore

ISO 1629

ASTM D-1418

Elastomero acrilonitrile butadiene

Acrylonitrile butadiene elastomer

Buna N®

Chemische Werke Hüls

NBR

NBR

Europrene®

Enichem

Krynac®

Polysar Ltd.

Nipol N®

Nippon Zeon

Perbunan N®

Bayer AG

Elastomero fluorato
Fluoroelastomer

Fluorel®

3M Company

FPM

FKM

Tecnoflon®

Ausimont

Viton®

Du Pont Dow Elastomers

Elastomero al silicone
Silicone elastomer

Elastosil®

Wacker Chemie

MVQ

VMQ

Rhodorsil®

Rhône Poulenc

Silastic®

Dow Corning

Silopren®

Bayer AG

Elastomero etilene-propilene-diene
Ethylene  propylene diene elastomer

Dutral®

Montedison

EPDM

EPDM

Keltan®

DSM

Vistalon®

Exxon Chemical

Elastomero cloroprene
Chloroprene elastomer

Baypren®

Bayer AG

CR

CR

Butador®

Rhône Poulenc

Neoprene®

Du Pont Dow Elastomers

Elastomero di acrilonitrile idrogenato
Hydrogenated acrylonitrile elastomer

Therban®

Bayer AG

HNBR

HSN

Tornac®

Polysar Ltd.

Zetpol®

Nippon Zeon

Elastomero al fluorosilicone
Fluorosilicone elastomer

Silastic®

DuPont Dow Elastomers

MFQ

FVMQ

Elastomero perfluorurato
Perfluorelastomer

Kalrez®

Du Pont Dow Elastomers

-

FFKM

Elastomero acrilico
Acrylate elastomer

Europrene AR®

Enichem

ACM

ACM

Hytemp®

Nippon Zeon

Nipol®

Nippon Zeon

Elastomero butilico
Butyl elastomer

Esso Butyl®

Esso Chemie

IIR

IIR

Polysar Butyl®

Polysar Ltd.

Elastomero stirolebutadiene
Styrene-butadiene elastomer

Buna S®

Chemische Werke Hüls

SBR

SBR

Europrene®

Enichem

Polysar S®

Polysar Ltd.

Elastomero polietere uretano

Polyether urethane elastomer

Adiprene®

Uniroyal

AU/EU

AU/EU

Urepan®

Bayer AG

Vulcollan®

Bayer AG

Caucciù naturale

Natural rubber

Natsyn®

Goodyear

NR

NR


Determinazione del materiale
Le composizioni esatte dei materiali sono possibili solo in laboratorio e relativamente costose. I gruppi di materiali possono essere determinati esattamente mediante l'analisi termica TGA secondo ASTM E-1131. Una determinazione grossolana del gruppo di materiali in base al peso specifico è relativamente semplice e può essere eseguita con l'aiuto della tabella seguente:

Materiale

Peso specifico

Sigla

Denominazione

(g/cm³)

NBR

Elastomero acrilonitrile butadiene / Acrylonitrile butadiene elastomer

1,20 ÷ 1,30

FPM

Elastomero fluorurato / Fluoroelastomer

1,80 ÷ 2,00

MVQ

Elastomero al silicone / Silicone elastomer

1,30 ÷ 1,40

EPDM

Elastomero etilene-propilene / Ethylene-propylene elastomer

1,10 ÷ 1,20

CR

Elastomero cloroprene / Chloroprene elastomer

1,30 ÷ 1,50

HNBR

Elastomero acrilnotrile idrogenato / Hydrogenated acrylonitrile elastomer

1,20 ÷ 1,30

MFQ

Elastomero al fluorosilicone / Fluorosilicone elastomer

1,40 ÷ 1,50

FFKM

Elastomero perfluorurato / Perfluorelastomer

1,90 ÷ 2,00

ACM

Elastomero acrilato / Acrylate elastomer

1,30 ÷ 1,40

IIR

Elastomero butilico / Butyl elastomer

1,10 ÷ 1,40

SBR

Elastomero stirolobutadiene / Styrene-butadiene elastomer

1,10 ÷ 1,30

AU/EU

Elastomero  poliestere uretano / Polyester-urethane elastomer

1,20 ÷ 1,40

NR

Gomma Naturale / Natural Rubber

1,10 ÷ 1,40


Deformazione residua a compressione DVR (Compressione Set)
La deformazione residua a compressione di un elastomero è un semplice metodo di prova per la determinazione dei «valori inter-  ni» di una miscela. Poiché un O-Ring «vive» della forza antagonista del materiale, assicurando così la funzione di tenuta, questa prova è correlata alla pratica.  La deformazione residua a compressione viene definita come deformazione permanente di un elastomero dopo la soppressione del carico deformante.  La prova avviene secondo DIN 53517 o ASTM D395 metodo B, dopo una compressione del 25% mediante introduzione in arma- dio termico in aria normalmente, per 24 ore a +100°C.

Formula: O-Ring in condizione di compressione (25%)

Deformazione residua a compressione in % =

d₂- d₂

--------  x 100

d₂- D


In generale vale:

quanto più bassa è la deformazione residua a compressione, tanto più elevato è il grado di qualità della miscela.



d2:

Sezione nominale O-Ring

D:

O-Ring in condizione di compressione (25%)

d2 G):

O-Ring dopo la distensione


Le indicazioni di Compression-Set riportate nei nostri  dati  fisici (vedi cataloghi addizionali) si riferiscono a test su lastre di prova dello spessore di 6 mm. Le prove su O-Ring, specialmente con diametro di corda inferiore a 6 mm, evidenziano dei valori leggermente più svantaggiosi. I valori di Compression-Set misurati su O-Ring sono ottenibili a richiesta.
   
Durezza
La durezza del materiale viene definita nel modo seguente: Resistenza di un materiale elastomerico alla penetrazione di un corpo di prova con forza di pressione definita e durante un tempo determinato. Essa viene misurata in Shore A o in IRHD (International Rubber Hardness Degree). La prova di durezza ha luogo secondo:
  • Shore A secondo DIN 53505 
  • IRHD secondo DIN 53519/1 oppure DIN 53519/2    
Le indicazioni di durezza riportate nei nostri dati fisici si riferiscono a misure su lastre di prova dello spessore di 6 mm. Le misure di durezza su O-Ring evidenziano dei valori divergenti. A causa della geometria (sezione circolare), specialmente con diametri di corda inferiori, i risultati delle misure sono più bassi fino a 10 punti. I valori di correzione per misure su O-Ring sono ottenibili su richiesta.    
O-Ring rivestiti con PTFE-FEP
Gli O-Ring rivestiti con PTFE-FEP sono elementi di tenuta che riuniscono in modo ideale le caratteristiche di elasticità degli O-Ring in elastomeri e la resistenza chimica di PTFE-FEP.
La funzione corrisponde a quella degli O-Ring in elastomeri. L'identificazione delle dimensioni è uguale a quella di altri O-Ring. La determinazione del materiale è facile grazie al mantello trasparente in FEP: rosso significa silicone (MVQ) e nero è elastomero fluorurato (FPM). La durezza viene influenzata dal mantello in FEP e non può essere determinata con affidabilità.

O-Ring in PTFE vergine
Gli O-Ring in PTFE vergine massiccio si distinguono principalmente per la loro resistenza chimica universale. I difetti, come, per esempio, il comportamento non elastico, richiedono delle sedi di montaggio speciali. La funzione, ossia il comportamento di tenuta,  viene ottenuta unicamente dalla deformazione di sezione dell'O-Ring e non corrisponde alle proprietà che evidenziano i materiali elastomerici.

O-Ring metallici e C-Ring
Gli O-Ring metallici ed i C-Ring sono destinati alle applicazioni con alte temperature ed alte pressioni. Il presupposto è costituito da sedi di montaggio aperte e dimensionate in modo speciale. La funzione, ossia il comportamento di tenuta, viene ottenuta, a seconda dell'esecuzione, dalla deformazione di sezione  oppure  mediante fori di sostegno della pressione, rispettivamente con riempimento di gas in pressione.

 

area riservata
Valid XHTML 1.0! Valid CSS! RSS Linkomm - SEO Web Agency Torino Customizer